Pare che la mia dichiarazione d’amore per l’iPod abbia contribuito ad alleggerire parecchi portafogli. Per questo, siccome sono bastardo, segnalo un altro irrinunciabile (e, in fondo, poco costoso) gadget da applicare al lettore Mp3 di Apple: il trasmettitore FM. Dedicato a quelli che vogliono ascoltare i files contenuti nell’iPod quando sono in macchina, senza fare ricorso a sistemi artigianali o finte cassette: basta collegarlo e scegliere una frequenza FM su cui poi sintonizzare l’autoradio. Utilizzo alternativo: un’Audi A4 vi ha tagliato la strada e, dal finestrino, constatate che sta ascoltando Radio Deejay: bene, posizionate il trasmettitore sui 99.7, scegliete un Mp3 che avrete avuto cura di preparare in precedenza e che riproduca il grido: “Cogliooooneeee!”. Potete fare vostro l’irock! 300W Wireless Music Adaptor (così si chiama) tramite il sito del produttore, se non funzionasse come il motore di ricerca di CiaoWeb dei tempi d’oro. Per questo, dopo ore di ricerche di un sito di e-commerce che si degnasse di spedire merce anche in Europa, vi consiglio di acquistarlo su ProVantage (per $28.02), o su DKInfoSystems (per $35.99).
Detto questo, e sempre a proposito di prezzi: qualche adepto Apple sa spiegarmi il motivo per cui sul sito americano di Applestore ci si porta via un iPod da 20 Gb per 499 dollari, mentre su quello italiano il prezzo sale fino a 649 euro?
Mai più senza
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Posso azzardare la risposta: per lo stesso motivo per cui qui da noi un litro di olio d’oliva costa cinque euro e in America quasi quindici?
azzardo una controdomanda: ma l’e-commerce del biennio d’oro non era fallito (anche) perché acquistare su internet non era concorrenziale? e come mai alcune aziende riescono a fare gli stessi prezzi in america e in europa? a proposito: segnalo che amazon.de vende i cd ai prezzi tedeschi (cioè 15-17€) e abbuona le spese di spedizione per spese sopra i 20€.
Loop, credo non sia così: l’iPod viene prodotto a Taiwan, e da lì spedito sia negli Usa che in Italia, con i medesimi costi. Il ricarico non è giustificato, quindi, come per l’olio italiano spedito negli Usa (o il vino italiano da Esselunga che a Stoccolma, nel miglior ristorante, ci hanno fatto pagare quasi quanto un Brunello di Montalcino).
Non c’è un perché. Ognuno fa il prezzo che vuole. Ho lavorato in un sito che vendeva moda italiana in italia e usa (non lo nomino ma qualcuno lo ricorderà), e quasi tutta la merce fashion costava in usa il doppio o più.
Dal sito Apple.com
“Please note that your subtotal does not include sales tax or rebates.”
Negli USA l’iva è imposta dai singoli stati ed oltre che essere più bassa in genere in alcuni manco esiste….