Ci sono caduto con tutti i due i piedi…

Ho acquistato l’iPod (il lettore di file musicali prodotto da Apple) via internet lo stesso giorno in cui ho avuto modo di vederlo dal vivo per la prima volta. È arrivato da Taiwan qualche giorno fa: 20 giga di hard disk (che ho occupato solo per due quinti riversandovi 1500 Mp3), bello come il sole, bianco come la luna, costoso come tutta la chincaglieria elettronica cui non riesco ad opporre resistenza. Di rado parlo di un prodotto. Se in questo caso lo faccio, è perché si tratta di un fenomeno (anzi: degli strascichi di un fenomeno, quello del “peer to peer”, angoscia, tormento, ossessione e turbamento di discografici, RIAA e SIAE) al punto che persino Luca Sofri segnala un blog interamente dedicato all’unico, vero gioiellino della Mela. Mai comprato Apple, in vita mia: è una pratica contraria alla mia religione. Sono, credo, due anni che ho intenzione di scrivere un Quarantadue sul Macintosh e relativi culto e adepti. Poi, inevitabilmente, desisto. È come parlare male dei Klingon ad una convention di Star Trek. Non si fa, non è bello, e in più si rischia la pellaccia. Ma l’iPod, da qualche mese a questa parte, seppure sempre prodotto da Apple, esiste anche per Windows, e vale i rospi che avete dovuto buttare giù le centinaia di volte in cui un amico grafico o giornalista ha guardato il vostro PC chiedendosi se davvero l’ultimo modello uscito di GameBoy poteva essere così grosso.

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5 Commenti

  1. Non te lo meriti: ti auguro che alla convention di San Francisco, il mese prossimo, Apple ne presenti un nuovo modello doppiamente figo a metà prezzo.

  2. In tal caso se qualcuno volesse vendere il suo a un terzo del prezzo sono disponibile. Pago anche in natura….cosa non si fa per la tecnologia

  3. Guarda un pò cosa succede a quegli snaturati invidiosi che comprano l’IPod per Windows. Io ieri ne ho ordinato uno per Mac.

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