Non ha battuto il record di apnea detenuto da Paolo Zaccagnini ma, è più forte di me, non posso fare a meno di riportare l’incipit dell’articolo di Paolo Foschini a pagina 2 del Corriere della Sera del 27 novembre scorso: “È accaduto persino che a un certo punto, nel bel mezzo del caos, con mezza città in coda, i bus dirottati, i tombini che sparavano acqua al cielo, le strade deformate in torrenti, i mezzi di soccorso persi come gli altri nel traffico, qualcuno sia riuscito a farsi notare per quell’unica cosa che a Milano caratterizza normalmente ogni ingorgo, ma che ieri è stata, e proprio nel quartiere dell’ospedale Niguarda, divenuto ormai dalla sera prima un intreccio di calli veneziane, per l’appunto rarissima”. Non sto scherzando: c’è un punto. La frase finisce esattamente qui. Vi prego – so già che non ci dormirò stanotte – aiutatemi: “Quell’unica cosa” quale? “Per l’appunto rarissima” cosa?
What?
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Gianlù!
Ma hai provato a leggere il proseguo dell’articolo all’interno?? Dai, non ci credo che il CorSera si presenta con un pezzo in prima pagina del genere.
Ora che ci penso: la vuoi smettere ci comprare il Corriere della Sera?
Voglio lasciare un commento POSITIVO + CON LODE a Filippo Facci.Non sempre sono d’accordo con lui,ma qualche volta spara dritto al cuore del problema.Così fece per i maltrattamenti agli animali,e lo benedissi in cuor mio.Così sta facendo con Calderoli,vignette,islam,magliette ecc.E’ ora di piantarla col vergognarsi e chiedere scusa,ma stiamo tutti diventando pazzi?Dai Facci,non mollare,tienici svegli ,e GRAZIE