“Riceviamo e volentieri” eccetera eccetera

L’intervento di Riccardo Orioles intitolato “Social Forum: arriverà anche l’ala dura della destra europea?“, ha dato il via ad una lunga serie di precisazioni che riceviamo (o accogliamo), e volentieri pubblichiamo:

E-mail di Marco Tarchi alla redazione di Clarence:

“Leggo sul vostro portale, a firma Riccardo Orioles, che al Forum Sociale Europeo di Firenze “sono in arrivo quelli dell’ala dura dell’estrema destra europea”, che fra costoro ci sarei io, definito “postfascista comunitarista”, e che “i no global questo lo denunciano” mentre il governo non fa niente. Allucinante. Preferite vagare tra illazioni o fantasie o stare ai fatti? Se la risposta è la seconda, vi prego di prendere nota di alcuni di questi:
1. Io al SFE non ci sarò. Non sono stato invitato e ho sconsigliato dal farlo due amici che erano fra gli organizzatori degli incontri, ben sapendo che qualche amante della teoria del complotto, alla perpetua ricerca di nemici immaginari, avrebbe ipotizzato, nella mia partecipazione al dibattito, qualche inquinamento “da destra”.
2. Malgrado questi amanti del pregiudizio genetico (razzista?) continuino ad incollarmi addosso l’etichetta “di destra”, stavolta addirittura “estrema”, io con le destre – tutte: moderate, estreme, nostalgiche, modernizzatrici ecc. – non ho a che fare da un pezzo. Il mio rapporto con il MSI si è interrotto traumaticamente nel gennaio 1981. Nei ventidue anni successivi, un percorso di ricerca e critica pubblico e verificabile mi ha condotto lontano da ogni destra (senza per questo farmi approdare a sinistra o al centro: non credo all’efficacia descrittiva di queste categorie). Mi è consentito oppure, essendo stato nel MSI fino all’età di 28 anni, devo essere segnato a vita da una sorta di marchio di Caino?
3. Definirmi “postfascista comunitarista” è ridicolo. Ho criticato il neofascismo e il postfascismo in vari libri editi da Rizzoli, Guanda, Il Mulino – reperibili in qualunque libreria, per chi vuole verificare. Alle ultime elezioni ho votato contro il centrodestra. Le riviste che dirigo sostengono sì posizioni comunitariste, ma solidali, democratiche, multiculturali. Leggere per credere.
4. Ribadito che non sarò al SFE, vorrei sapere cos’avrebbe avuto di allarmante una mia eventuale presenza a un dibattito in quella sede. Di professione faccio il professore ordinario di Scienza Politica e Comunicazione Politica all’Università di Firenze. Ho opinioni critiche sugli effetti della globalizzazione. Per qual motivo il governo dovrebbe preoccuparsi di me? Perché non ne condivido l’azione? Questo è vero, ma fino a prova contraria è ancora lecito, in Italia, dissentire sia da Berlusconi sia dai fanatici che non si sono accorti di star cacciando fantasmi.
Vi sarò molto grato se vorrete pubblicare sul vostro portale questa mia replica.”

• Intervento di Luca Sofri nei commenti all’intervento su Macchianera (magari qualcuno l’ha perso):

“Bene, credo di non poter essere sospettabile di simpatie per “l’estrema destra europea”, quindi ti spiego tranquillamente che: Cardini vive a Firenze. Credo ci viva anche Tarchi. Dire che vengono a Firenze apposta mi pare forte. Chiamarli “esponenti dell’estrema destra europea” è fuorviante. Sono due intellettuali, e sono di destra nel senso semplificatorio del termine. In effetti per certe cose lo sono, ma Tarchi ha spiegato più volte che lui si sente ormai più vicino agli ambientalisti che alla destra, e che non vuole più che lo definiscano di destra. Ha scritto cose contro l’America, di recente, che sarebbero prese a modello da molti di quelli che saranno a Firenze. Oggi ha smentito di partecipare a qualsiasi delle cose fiorentine, in una lettera alla Stampa. Cardini ha le sue squinternatezze, ma schematizzarlo così non ha senso. È molte cose accademiche e colte, prima che di destra. Detto questo, facciamo anche che siano di destra e punto. Ma far passare la loro eventuale presenza a Firenze come un pericolo fascista che aleggia sulle giornate fiorentine è uguale alle copertine di Panorama e simili. E non capisco come dovrebbe impicciarsi il Governo della presenza a Firenze di un paio di vecchi professori postfascisti. Davvero.”

Intervento di Marco Tarchi sul blog di Claudio Sabelli Fioretti:

“Può sembrare incredibile, ma la notizia del tutto falsa lanciata da “La Stampa” lunedì (oggi ha pubblicato la mia lettera di smentita) – Tarchi, Cardini e Zarelli previsti fra i relatori del Forum Sociale Europeo – ha tanto attecchito fra i no global da far sì che sul loro sito Indymedia ci sia ora un forum “Tarchi a Firenze, no” (o un titolo simile: non l’ho sott’occhio in questo momento), dove alcuni mi accusano di ogni ignominia possibile (uno, evidentemente piuttosto versato per idee naziste e/o per un comunismo à la Pol Pot, sostiene che quelli come me – fascisti, naturalmente! – non solo non dovrebbero avere diritto di parola, ma neanche diritto di esistenza) ma altri li accusano di settarismo e mi difendono. Per certi versi allucinante, per altri interessante. A dimostrazione del bene e del male che c’è in quell’ambiente ma anche del fatto che qualcuno comincia a capire che Diorama non è una mascheratura ma un serio tentativo di porre questioni rilevanti per tutti (soprattutto per chi non pensa affatto che questo sia il migliore dei mondi possibili).
Chi vuole godersi – si fa per dire… – lo spettacolo può digitare “Marco Tarchi” su www.google.it. I primi due siti indicati sono quelli del forum sopra citato. Ci si può arrivare anche direttamente da Indymedia.”

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1 Commento

  1. Orca.. e adesso che si è stabilito che NON “sono in arrivo quelli dell’ala dura dell’estrema destra europea” se succede qualcosa a Firenze di chi sarà la colpa?…

    Provvedere, provvedere a un bell’alibi preventivo…

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