Che le migliori idee vengano al cesso è un fatto risaputo. Nella mia personale classifica, però, il cesso è solo al secondo posto. Al primo ci metto le pagine web del Gruppo Espresso. Devo ammetterlo: cazzeggiare senza meta sulla rete mi è spesso d’aiuto nella ricerca della Grande Idiozia Del Giorno, ma volte dimentico di avere a portata di mano una miniera di spunti come Kataweb e siti correlati. L’ultimo, trovato per puro caso, viene dal forum attraverso il quale la scrittrice Isabella Santacroce risponde ai propri lettori, ospitato dalla sezione “Cultura” de l’Espresso online. La starlette dell’editoria italiana ammalia gli adepti con frasi brevi, categoriche, visionarie, ossequiose della grammatica italiana quanto un calcio nelle palle a Zingarelli, Devoto e Oli. Qualche esempio: “Leggo le vostre composizioni alfabetiche con insana curiosità. Non riesco a rispondere a tutti. Veramente dispiace”; “La femmina multipla e penetrabile. Fottere il poetico e partorire nuovi mostri”; “Certo ricordo. In memoria. Non ho mai vissuto. Solo ricordato”; “Capovolta realtà modificata addolori le madri ordinarie in cerca di straordinaria partorita quiete”; “Non sono io. Ci abito dentro. puoi vedermi riflessa. Specchiata. Quel doppio. Nient’altro”; “Risvegliare mostri. Sentirne la voce. Quella da sempre nascosta. Resa muta. Amo tirare sassi nel buio. Raccogliere spaventi”; “Quando passeggi osservando il fianco dei passanti insorti declama te stessa. Non sono nuvola. Negata tempesta”. Fossimo a teatro, mi verrebbe da chiedere se c’è un medico in sala. Dal sito apprendo che la Santacroce è l’autrice delle parole dell’album “Aria” di Gianna Nannini. Ma, a giudicare da quel che ho letto, io so chi, a sua volta, scrive i testi per la Santacroce: il maestro Yoda di Guerre Stellari. È lui, sono sicuro.
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