L’amministrazione di Cracovia ha concesso il via libera alla realizzazione di un supermercato all’interno di Auschwitz, il campo di sterminio in cui morirono più di un milione e mezzo di persone. Saremo pure babbei noi che ancora ci sorprendiamo della perversione del commercio, ma è un po’ come se l’omonima canzone di Guccini facesse da sottofondo ad uno spot di una marca di sapone. Viene da pensare che un paese in cui accade una cosa simile forse il comunismo se lo meritava. E sarebbe stato il male minore. È sicuramente colpa nostra, che siamo così poco pronti alle innovazioni del mondo globalizzato: dobbiamo aggiornarci, restare al passo con i tempi, e imparare a non stupirci più di nulla. Neanche della nuova serie di imprese che, sull’onda dell’iniziativa della cittadina polacca, vedranno la luce di qui a poco:
– Le attrazioni dell'”Usticapark”: al largo delle coste dell’isola siciliana, la magica sensazione di trovarsi a bordo di un aereo che precipita. Un’emozione che potrete raccontare dopo anni, quando qualcuno si deciderà a spiegarvi cos’è successo.
– Space Vertigo “Torri Gemelle”: risposta di New York all’attrazione di Gardaland. La singolare e improvvisa sensazione di cadere da ben 411 metri di altezza.
– La bottega del mastro artificiere: in piazza Fontana, a due passi dal Duomo di Milano, un’esplosione di suoni e colori per festeggiare la prossimità del capodanno sin da metà dicembre.
Shopping macht frei
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