«Un augurio al presidente Silvio Berlusconi, perché ognuno di noi quando va a letto lui agisca in modo di farci sentire orgogliosi di essere Italiani. Buon lavoro presidente!». Il caso di cui si è più parlato in settimana, l’intervento di Roberto Benigni a chiusura del Festival di Sanremo, si è risolto con un augurio sincero, ma anche con la battuta più divertente: quella, all’interno del monologo, che rappresenta lo scenario più surreale. Più ancora di quando, nella riproposizione del “Giudizio Universale” adattata per l’occasione da Craxi a Berlusconi, Dio seleziona buoni e cattivi dividendoli un po’ di qua e un po’ di là, e Ferrara deve cambiare posto per fare spazio a un miliardo di cinesi. Chapeau al genio, alla classe, e soprattutto all’astuzia: un augurio tanto impegnativo ha un mittente che ha fatto per davvero sentire orgogliosi gli Italiani commuovendo il mondo, e un destinatario che al di fuori dei confini nazionali sta conferendo a questo paese la dignità di una gag. Ferrara ha pronta la contromossa: continuerà con le provocazioni dal piccolo schermo. Come Grillo, ha scelto un terreno neutrale e si è rivolto a Tele+. La pay-tv ha potuto ricavare uno spazio confacente al personaggio sui canali via satellite che vanno dal P8 al P16: quelli in cui dalle 23 in poi c’è gente che lo prende nel culo. Qualcuno protesterà: avevamo annunciato che in questo spazio ci saremmo occupati di Sanremo in modo esaustivo. Manteniamo la promessa: ha vinto il cugino del sindaco.
..and the winner is: Roberto!
(Visited 76 times, 1 visits today)