Speciale Sanremo /1 – Il terremoto è il male minore

EminemTre sono stati gli eventi che hanno scosso la riviera, al debutto del Festival. In ordine di gravità dei danni: il terremoto che da Nizza ha toccato anche Sanremo; l’arrivo di Eminem sulla passerella; lo sbarco delle “teste di ponte” di Clarence che metteranno in subbuglio l’evento più soporifero dell’anno, secondo solo al capodanno con i parenti in casa di Paolo Limiti. La Carrà ha esordito dichiarando Eminem fa tenerezza”: pare che da piccolo le abbia prese. Eppure non sfugge all’occhio esperto l’evidenza che, se è vero, dovevano probabilmente dargliene di più. L’esibizione del rapper che questa sera interpreterà “Stan” ha messo in allarme anche l’arcivescovo di Foggia. A chi gli ha fatto presente che la rabbia di Eminem ha come bersaglio per lo più i gay, il monsignore ha risposto: “Infatti, mi preoccupava che si parlasse di censurarlo”. L’assessore del Comune Bussolotti ha invece altri crucci: “Avrei voluto che la Rai facesse di tutto per avere i Beatles. Il rappresentante della giunta di centro-destra non ha digerito la scarsa insistenza della televisione di stato nel convincere John Lennon, che voci insistenti danno per indisposto. “Ci rifaremo l’anno prossimo con Jim Morrison e Elivis. – ha dichiarato – Intanto mi aspetto grandi cose dall’esibizione di Luigi Tenco di stasera”.

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