Lapsus
- Chi è “Marina”?
- “Marina”?
- Sì, “Marina”, l’hai detto prima, mentre scopavamo. Il nome…
- Oh, ti giuro che non conosco nessuna “Marina”.
- Ah no, eh?
- No, davvero.
- E quella stronza bionda con la foto da zoccola che ti lascia i messaggi sul Wall chi è? Vi pokate in continuazione.
- Ah, quella “Marina”! Ma figurati, è solo una vecchia compagna di classe. Era pure un cesso.
- Veramente nelle info dice che lavora nel tuo stesso ufficio. E comunque, per la cronaca, non è più un cesso, anche se potrebbe fare qualcosa per quella ricrescita.
- Sì, ma l’avrò incontrata una volta – due, toh -, in ascensore.
- Ti hanno taggato a una festa assieme a lei, testa di cazzo.
Tutto intorno a te
- Buongiorno, vorrei parlare con il signor Roberto Pittella…
- Sono io.
- Roberto! Sono Gianantonio!
- Chi?
- Gianantonio, liceo scientifico, terzo banco nella fila in mezzo!
- Ma chi, “il trota”?
- Sono io! Che bastardi, mi avete chiamato “il trota” per tutti i cinque anni!
- Per forza, puzzavi che ti rimaneva l’odore addosso anche quando bigiavamo!
- Roberto, ma tu guarda! Ti ho trovato perché hai messo il numero di telefono nelle info, meno male.
- Già, pensa.
- Senti, vedo che hai Fastweb, a casa.
- Sì, beh?
- Ti chiedo: non hai mai pensato di passare a Vodafone Casa? Ti assicuro che i vantaggi…
Bullismo
- Scusa, ma tu sei per caso Adelmo Baldonazzi?
- Sì, perché?
- Adelmo, ma dai, non ci posso credere! Che ci fai qui a MediaWorld?
- Devo comprare un nuovo microonde. Ma tu, scusa, chi cazzo sei?
- Eh, lo sapevo che non mi riconoscevi senza occhiali! Sono Pier Paolo Bellandi, mi hai terrorizzato per tutte le medie! Una volta mi hai calato le braghe della tuta mentre facevamo ginnastica con le ragazze. E – sì, pensa te – quando ho dato la festicciola per i 13 anni sei quello che ha cagato nel portaombrelli dei miei. Che bello potersi ritrovare così, come amici, senza quelle…
- No, aspetta. Primo: non sono solo gli occhiali. E il naso, i capelli dove vogliamo metterli? Ammazza se ti sei imbruttito! E guarda che non era facile perché già partivi che eri una schifezza mica da ridere. Secondo: guarda che ho visto su Facebook che cesso che ti sei sposato. Tienitela buona, che se rifanno Alien le danno la parte senza manco farle il provino. Pensa se ce fai un figlio, mamma mia…
- Ma noi abbiamo un figlio!
- Ah, quello negli album è tuo figlio? Pensavo avessi ritrovato la foto di quando poi avete dovuto svuotarlo, il portaombrelli.
- Ma scusa… io pensavo che dopo tutto questo tempo… Magari uno dimentica…
- Dimentica che? ‘A Bella’, ma che non te l’abbiamo mandato l’invito al gruppo “Attacca anche tu una caccola a Pier Paolo Bellandi”?
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eheheh, il social network da’, il social network toglie :)
FANTASTICO!
E ricordatevi la e-mail e’ morta…
Gesù, sto pezzo è bellissimo!
Sto ridendo, eppure sono terrorizzato. Persevererò ancora un po’ nella mia latitanza da facebook :)
;)
Il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi
facebook, usare con cautela!
il primo dialogo è bellissimo. è perfetto per il gruppo di facebook: la morte del quinto nonno e altre scuse improbabili
:D eheh adoro i dialoghi scritti così
biutifull!
Assolutamente fantastico. davvero la scrittura dopo facebook è diventata tutta un’altra cosa!
Ahah :D Facebook molte volte non è sempre positivo, soprattutto nel primo caso!
^___________^
Ho riso fino alle lagrime!
Feisbuk : se lo conosci non lo eviti più…
(post divertentissimo anw)
mi sembra di averle già lette in inglese.
tramite facebook ho trovato 1 stronza che cercavo da tanto ahah XD era impossibile trovarla..
cosa dire.. W FACEBOOK xd